Rivoli, crolla un ponteggio: tre operai precipitano sotto gli occhi dei bimbi- Corriere.it

2022-10-08 23:26:38 By : Ms. Linda Lee

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Sono feriti gravemente. L’incidente davanti a una scuola

Un rumore sordo, il ponteggio che si apre in due, assi di legno e tubi di ferro che si schiantano al suolo da un’altezza di 25 metri. Sono le 10 del mattino e sull’ultimo piano dell’impalcatura che avvolge un palazzo di viale Carrù 9, a Rivoli, ci sono tre operai : Massimo Curcelli, gruista 49enne di origini pugliesi che vive a Collegno; Mohamed Hassan, muratore egiziano che ha richiesto asilo politico in Italia, 38 anni da compiere fra pochi giorni; Salim Abderrazak, tunisino 27enne, arrivato dalla provincia di Reggio Calabria. Tutti dipendenti della ditta Giemme che in viale Carrù sta ultimando un intervento di recupero edilizio con superbonus e sismabonus al 110%. «Stavano pulendo il piano di carico — raccontano altri operai —. Non hanno avuto il tempo di reagire e sono scivolati giù».

Un salto nel vuoto dal sesto piano, incontro a una morte quasi certa . Invece l’albero piazzato a pochi metri dalla facciata attutisce miracolosamente l’impatto. Uno dei tre manovali riesce ad aggrapparsi a un ramo, ma poi anche lui cade nel cortile. Per qualche secondo una nuvola di polvere copre tutto, poi cominciano le grida di dolore. Massimo, Mohamed e Salim sono ancora vivi. A Cascine Vica arrivano tre ambulanze per soccorrere i feriti, ma le condizioni di Salim Abderrazak sembrano disperate. È incosciente, gli infermieri provano a rianimarlo per diversi minuti e finalmente il suo cuore riprende a battere regolarmente. Un’ambulanza lo trasporta all’ospedale di Rivoli in gravissime condizioni. I medici si sono riservati la prognosi e non escludono il pericolo di vita. Molto delicato anche il quadro clinico di Massimo Curcelli. Dopo il trasporto al Cto di Torino è stato sottoposto a un intervento urgente alle Molinette per la rottura dell’aorta e un’emorragia alla milza. In serata è rientrato al Cto dove dovrà subire un’altra operazione per le fratture al bacino e a una gamba. Anche per lui, come per Mohamed Hassan, ricoverato al San Luigi di Orbassano, la prognosi è riservata.

«Il piano di carico era vuoto non so cosa sia successo, ho visto solo il ponte che si apriva come un libro — racconta Antonio Curreli, dipendente della Ft Ponteggi, ditta che ha ottenuto in subappalto l’intervento di rifacimento delle coperture —. Io mi sono occupato solo del tetto. Siamo qui da aprile abbiamo rifatto altri due palazzi uguali e non ci sono mai stati problemi. Da un mese stavamo lavorando su questo stabile, ma l’impalcatura è stata montata all’inizio. La parte del tetto è praticamente finita, per terminare la facciata ci sarebbe voluto ancora un mese». Curreli è ancora choccato: «Mi sono spaventato molto. Massimo lo conosco da due anni, gli altri due ragazzi li ho incontrati solo pochi giorni fa, perché magari prima li spostavano da altre parti. Mi spiace davvero moltissimo, faccio il tifo per loro».

Le indagini che dovranno accertare le cause del crollo sono condotte dai carabinieri di Rivoli e dagli ispettori dello Spresal dell’Asl To3. Per il momento non si esclude nessuna ipotesi, neppure quella del cedimento strutturale. Ma è possibile che il ponteggio fosse stato parzialmente disarmato, che fossero stati rimossi alcuni ancoraggi. Un’operazione che potrebbe essere stata compiuta per permettere alcuni interventi sul cornicione, ma per il momento si tratta solo di ipotesi investigative che devono trovare conferme. Inoltre l’attenzione degli investigatori si sta concentrando sull’ultimo piano del ponteggio per accertare eventuali anomalie rispetto alla progettazione. «Il settore edile è sotto stress per gli effetti del superbonus — hanno commentato dai vertici della Cgil — Dopo una settimana costellata da uno stillicidio di infortuni nel Torinese è evidente che quanto fatto finora, per esempio sul fronte degli organici e delle funzioni dell’Ispettorato del lavoro, non è sufficiente».

Il ponteggio era lì da mesi ed stato però controllato prima dell’estate da un tecnico , rivelano i sindacalisti Stefano Ponzuoli e Federico Bellono: «Non erano emerse criticità, poi cosa sia successo lo scopriranno gli inquirenti».

Il Corriere della Sera e il sito Corriere.it oggi e domani escono senza le firme dei giornalisti per un’agitazione sindacale

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