Nuovi standard europei per la difesa delle foreste, del suolo e della gestione dei rifiuti

2021-11-18 11:53:15 By : Mr. Justin CAI

Proteggere le nostre foreste, fonte primaria di ossigeno e formidabili cacciatori di CO2, promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti e garantire la salute dei suoli europei: queste le iniziative della Commissione Europea a sostegno del Green Deal.

Il Green Deal europeo è un apparato giuridico molto bello, affascinante ma poco concreto: è infatti un quadro attraverso il quale i membri dell'Unione Europea devono poi costruire il nuovo scenario che tutti noi auspichiamo.

Ecco allora che la Commissione Europea, per portare la concretezza che serve, ha proposto nuove regole per frenare la deforestazione, per facilitare la circolazione dei rifiuti all'interno dei confini europei e promuovere l'economia circolare, contrastare l'esportazione illegale di rifiuti e le relative problematiche.

Inoltre, nell'annuncio del 17 novembre, la Commissione ha presentato la Strategia per la protezione del suolo che mira a ripristinare, resiliente e proteggere adeguatamente il suolo in tutta Europa entro il 2050.

Fermare la deforestazione e il degrado forestale imputabili all'Unione: con le nuove norme proposte vogliamo garantire ai cittadini che i prodotti acquistati, utilizzati e consumati sul mercato europeo non contribuiscano alla deforestazione e al degrado delle foreste nel mondo.

Tali norme hanno lo scopo di tutelare l'espansione dei terreni agricoli in funzione della produzione di materie prime quali soia, carne bovina, olio di palma, legno, cacao, caffè e alcuni loro derivati.

Per garantire che il mercato accetti solo prodotti legali, che non hanno contribuito alla deforestazione, il nuovo regolamento europeo obbliga le aziende che intendono commercializzare tali prodotti ad esercitare la due diligence.

Promuovendo il consumo di prodotti a disboscamento zero e mitigando l'impatto dell'Unione Europea in termini di deforestazione e degrado forestale in tutto il mondo, le nuove regole dovrebbero continuare a ridurre le emissioni di gas serra e la perdita di foreste. biodiversità.

La lotta alla deforestazione e al degrado forestale avrà effetti positivi anche sulle comunità locali, comprese le popolazioni più vulnerabili, come le popolazioni indigene, che dipendono fortemente dagli ecosistemi forestali.

Con la revisione del regolamento sulle spedizioni di rifiuti, la Commissione si è posta obiettivi di economia circolare e zero inquinamento attraverso regole più severe per l'esportazione dei rifiuti, un sistema più efficiente per la circolazione dei rifiuti considerata una risorsa e un'azione decisiva contro i traffici illeciti.

Le esportazioni di rifiuti verso paesi non OCSE saranno limitate e autorizzate solo se i paesi terzi sono disposti a ricevere determinati rifiuti e sono in grado di gestirli in modo sostenibile.

Inoltre, tutte le società europee che esportano rifiuti al di fuori dell'Unione dovranno garantire che le strutture destinatarie siano sottoposte a un audit indipendente che dimostri che gestiscono i rifiuti in modo ecologicamente corretto.

La Commissione propone poi di semplificare le procedure in vigore per le spedizioni intra-UE, facilitando il rientro dei rifiuti nell'economia circolare senza abbassare il necessario livello di controllo.

Infine, la Commissione ha presentato la nuova strategia suolo; I suoli sani sono alla base del 95% degli alimenti che mangiamo, perché ospitano oltre il 25% della biodiversità mondiale e sono il più grande pozzo di carbonio della Terra.

Tuttavia, il 70% dei suoli europei non è in buone condizioni. La nuova strategia definisce un quadro con misure concrete per la protezione, il ripristino e l'uso sostenibile del suolo e propone una serie di misure, sia volontarie che vincolanti.

L'obiettivo è aumentare il carbonio nei terreni agricoli, combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati e garantire che tutti gli ecosistemi terrestri siano sani entro il 2050.

La strategia prevede lo stesso livello di protezione del suolo già esistente per l'acqua, l'ambiente marino e l'aria.

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha commentato le nuove regole: "Per vincere la battaglia che stiamo conducendo contro le crisi mondiali del clima e della biodiversità, dobbiamo assumerci la responsabilità di agire sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea.

Il regolamento sulla deforestazione risponde all'appello dei cittadini che chiedono di ridurre al minimo il contributo europeo a questo problema e di promuovere il consumo sostenibile. Le nuove regole che disciplinano le spedizioni di rifiuti promuoveranno l'economia circolare e garantiranno che le esportazioni di rifiuti non danneggino l'ambiente o la salute umana in altre parti del pianeta.

E con la strategia del suolo ripristineremo il terreno in buona salute, faremo in modo che venga utilizzato in modo sostenibile e riceva la necessaria tutela legale”.

Non sono mancati i commenti sulle nuove normative - in particolare quelli relativi alla deforestazione - da parte delle associazioni ambientaliste. Secondo Greenpeace, questo è un passo importante verso la protezione delle foreste del mondo, ma il testo presenta ancora gravi lacune.

"L'elenco dei prodotti e delle materie prime stilato dalla Commissione non comprende carne di maiale, pollo, gomma e mais, la cui produzione è legata alla distruzione di foreste ed ecosistemi - commenta Martina Borghi, campagna forestale di Greenpeace Italia - Inoltre, la protezione accordata alle foreste rischia di non intaccare altri ecosistemi di grande importanza per la tutela della biodiversità e del clima del pianeta, come le savane e le zone umide.

È anche preoccupante che il rispetto delle normative internazionali per la protezione dei diritti umani non sia considerato tra i requisiti per l'immissione di questi prodotti sul mercato dell'UE, lasciando le popolazioni indigene e le comunità forestali tradizionali esposte ad abusi e violenze. La proposta, infine, non affronta l'impatto degli investimenti del settore finanziario europeo sugli ecosistemi planetari”.

I negoziati al Parlamento europeo e tra i ministri nazionali dovrebbero iniziare nella prima metà del 2022; Greenpeace chiede alla Commissione Europea di sostenere l'adozione di una legislazione rigorosa ed efficace, in grado di proteggere veramente gli ecosistemi del pianeta e coloro che li hanno sempre difesi.

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