Bonus e Superbonus, il vero impatto dell'attività edilizia sulla crescita economica - Formiche.net

2021-11-18 11:51:45 By : Ms. Maria Xu

Il Pil sale, ma più per le impalcature che per le Grandi Opere. Un intervento fiscale che “regala” ai privati ​​10 euro ogni 100 spesi ha qualcosa di patologico, al di là dei buoni propositi di chi ha provato a riaccendere il motore produttivo di un'auto inondata dalla pandemia

Il PIL italiano cresce a ritmi sostenuti, al punto che l'UE ci vede come la nuova locomotiva dell'Europa. Bene. La crescita del Pil oltre il 6% - oltre al dinamismo del sistema imprenditoriale - suggerirebbe lo sblocco del sistema delle grandi opere, di cui si parla spesso, ma di cui si attende la realizzazione. Ma per i grandi lavori servono le gru. E invece ne vedi pochi, in giro per il paese. Invece ci sono molte impalcature. I tubi Innocenti sono diventati una merce rara, quasi come i microchip. Tra interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione di facciata non c'è condominio che non abbia approvato - o pensi di fare - un intervento finanziabile con uno dei bonus o super bonus messi a disposizione dallo scorso anno e rinnovati (in parte) fino al 2023.

Quanto dipende dalla nostra vigorosa ripresa economica da questa ripresa dell'attività edilizia? E quanto di questa attività è crescita reale e non "drogata" da incentivi che danneggiano lo stato? Il recente allarme lanciato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sulle frodi in corso sul sistema dei bonifici o sullo sconto in fattura connesso alla misura di bonus e super bonus ha portato il governo a definire un decreto per aumentare i controlli e limitare le opportunità legate alle misure di agevolazione fiscale introdotte.

Resta il fatto che sono già state individuate almeno 800 milioni di denunce fraudolente. Ruffini, in una recente intervista al Sole 24 Ore, ha stilato un bilancio a un anno dalla piena operatività della piattaforma per la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, denunciando truffe e abusi sui bonus edilizi. Secondo i dati riportati da Ruffini, in un anno sono stati messi in moto sulla piattaforma scambi per circa 19,3 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi per vendite e sconti in fattura legati ad interventi di Superbonus al 110% (Ecobonus e Sismabonus), e i restanti 12,7 miliardi per tutti gli altri sconti edilizi, per un totale di circa 2,5 milioni di operazioni comunicate all'Agenzia delle Entrate. A fronte di queste consistenti movimentazioni finanziarie, l'Agenzia delle Entrate ha intercettato numerose cessioni di crediti inesistenti riferiti soprattutto ad interventi edilizi non eseguiti. In altri casi, nel loro cassetto fiscale sono state rinvenute cessioni di crediti inesistenti relativi a lavori eseguiti fittiziamente anche a favore di persone ignare, che hanno trovato fatture relative a lavori mai eseguiti. Il rischio - come ha spiegato Ruffini - è che questi crediti vengano acquistati attraverso l'utilizzo di capitali di provenienza illecita per reinserirli nel circuito legale.

Ed è questo l'aspetto patologico: la devianza che si è affermata in una legislazione che purtroppo non ha saputo prevederla. Resta il fatto che un intervento fiscale che “regala” ai privati ​​10 euro ogni 100 spesi (o almeno formalmente documentati) ha qualcosa di patologico, al di là dei buoni propositi di chi ha provato a riaccendere il motore produttivo di un'auto inondata da la pandemia.

Accanto alla patologia si è innescato un mercato finanziario che ha permesso di guadagnare facilmente interessi inimmaginabili nel tempo del denaro a costo zero. La cessione dei mutui ha favorito le banche, soprattutto tutti gli intermediari finanziari attrezzati, e tutti i professionisti che più velocemente si propongono come intermediari, guadagnando dal 18% (il tasso di interesse di molte banche applicato all'operazione di sconto del credito) a cifre che hanno addirittura superato il 20%.

La legge antifrode ha il sapore amaro di un provvedimento che ostacola solo i meno svelti e i meno ricchi. Qual è il punto del limite per le case unifamiliari? Potranno accedere al super sconto solo i possessori con ISEE inferiore a 25.000 euro. Ora che i buoi sono scappati, ci occupiamo delle stalle quasi vuote.

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