lunedì 27 Dicembre - 2021 Aggiornato alle 12:15
siracusa Attualità Siracusa, fondi per la messa in sicurezza della tonnara di Santa Panagia: affondo di Legambiente e Fillea Cgil
Il finanziamento da circa 140 mila euro per la messa in sicurezza della Tonnara di Santa Panagia annunciato ieri dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, fa storcere il naso a Legambiente Siracusa e alla Fillea Cgil. Con una nota congiunta a firma di Paolo Tuttoilmondo e Salvo Carnevale, infatti, sia l’associazione ambientalista, sia il sindacato parlano di uno “sfottò” dopo il “danno e la beffa” dovuti allo stop dei lavori di riqualificazione dell’immobile e alla sentenza che ha portato la Soprintendenza di Siracusa a un risarcimento milionario nei confronti della società che negli anni scorsi si era aggiudicata i lavori.
Nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio da parte della Regione siciliana di un intervento di messa in sicurezza della Tonnara per porre un freno all’azione di degrado del sito. L’adempimento corrisponde all’elargizione di poco più di 140 mila euro, per installare alcune telecamere, una recinzione, un lucchetto e due ponteggi di fissaggio per non far cadere parte del costone che fu al centro del contenzioso che ha bloccato l’opera. Ma per Fillea Cgil e Legambiente questo non è sufficiente.
“La vergognosa vicenda dell’infinito restauro della Tonnara – dicono Tuttoilmondo e Carnevale nella nota congiunta -, che tra ritardi, omissioni e false partenze, si trascina da oltre 40 anni si arricchisce, così, di un nuovo capitolo, stavolta grottesco, dopo quello tragicomico. Qui c’è da risarcire la comunità e inviano gli spiccioli. Questa iniziativa, oltre che essere ben lontana dal non più rinviabile restauro del monumento, giunge in gravissimo ritardo anche rispetto alla richiesta avanzata, da anni, di protezione del sito dalle intemperie e dall’azione dei vandali.”
Per i due l’iniziativa promossa dall’assessore regionale Samonà, non risponderebbe, inoltre, a nessuno dei quesiti posti dalla cittadinanza, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni civiche che hanno a cuore il destino dela città. “Non è dato ancora sapere, infatti – proseguono – se, come e quando la Regione intenda riprendere i lavori di restauro della Tonnara di Santa Panagia. Se pensiamo che questa classe dirigente sarà chiamata a gestire le risorse del Recovery Plan, che verranno assegnate alla Sicilia e che dovranno essere spese in settori fondamentali come la digitalizzazione della pubblica amministrazione, per la rivoluzione verde, nelle infrastrutture, nell’istruzione, la ricerca, l’inclusione e la coesione sociale e, soprattutto, nella salute, non dormiamo sonni tranquilli.”
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