L'ultimo saluto all'operaio morto nel porto di Taranto, il parroco: «Sapeva amare» - Foto 1 di 5 - La Gazzetta del Mezzogiorno

2022-06-25 02:21:28 By : Ms. Sally Zhang

TARANTO -  «Io ho sentito tante testimonianze su Massimo, era un bravo ragazzo, sapeva amare, era bravo, e questo ci serve. Queste parole ci dicono che lui è nelle mani di Dio. In questi momenti non ci sono parole, ci può essere soltanto vicinanza». Così don Pasquale Laporta nell’omelia per i funerali, celebrati nella chiesa Nostra Signora di Fatima della borgata di Talsano, di Massimo De Vita, il 45enne operaio morto martedì scorso a seguito di un incidente sul lavoro nell’area pubblica del quarto sporgente. De Vita, in carico alla Compagnia portuale Neptunia, è stato schiacciato da un telaio in acciaio che si è ribaltato durante operazioni di movimentazione di pale eoliche danneggiate scaricate poco prima da una nave cargo. All’esterno della chiesa diverse corone di fiori degli amici e dei colleghi. Sulla bara, rose rosse e bianche. Don Pasquale ha letto un messaggio, poi consegnato alla moglie e ai due figli di De Vita, inviato dall’arcivescovo Filippo Santoro, per il quale gli incidenti mortali sul lavoro rappresentano qualcosa di «inaccettabile per una società che si dica civile». 

Incidenti sul lavoro: operaio 40enne muore al porto di Taranto. Si ribalta escavatore, nessun ferito Secondo le prime informazioni era impegnato in operazioni di movimentazione di un grosso carico

Incidenti sul lavoro: operaio 40enne muore al porto di Taranto. Si ribalta escavatore, nessun ferito

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